Premio Geppina Coppola
Ricercatrice presso l’ Osservatorio Astronomico di Capodimonte, laureata con lode presso l’Università “Federico II” di Napoli dove conseguì il dottorato di ricerca in Fisica, impegnata in politica e nel sociale, Geppina Coppola morì imporvvisamente nel 2015 alle soglie di una brillante carriera come ricercatrice, qualche giorno dopo aver dato alla luce la sua prima figlia.

III Edizione - 2023
Il premio consiste in una somma in denaro di 1500,00 €, un attestato e l’invito a tenere un seminario presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte (Napoli) in occasione della cerimonia di premiazione.
I requisiti di partecipazione al concorso sono i seguenti:
- essere di nazionalità italiana;
- conseguimento della Laurea Magistrale in Fisica o Astronomia tra il 1 aprile 2022 ed il 31 marzo 2023 discutendo una tesi su argomenti di Astrofisica;
- non aver compiuto il 30esimo anno di età al conseguimento della Laurea Magistrale.
La domanda di ammissione dovrà essere inviata compilando, entro il 31 maggio 2023.
Per qualunque chiarimento il candidato può contattare il comitato organizzatore all’indirizzo di posta elettronica: premio.coppola@oacn.inaf.it.
II Edizione - 2022
I vincitori della seconda edizione.























I Edizione - 2021
I vincitori della prima edizione.
Viola Gelli, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze è la vincitrice della prima edizione del premio scientifico “Geppina Coppola”.
La commissione ha deciso di premiare la dott.ssa Gelli per la sua tesi dal titolo “The stellar populations of high-redshift dwarf galaxies” perché rappresenta un argomento di frontiera nell’ambito dell’astrofisica e della cosmologia e sarà fondamentale per comprendere i processi di formazione delle prime galassie dopo il Big Bang alla luce dei dati che verranno forniti dal James Webb Space Telescope (JWST), che per la prima volta osserverà galassie nane ad alto redshift.
La commissione ha deciso di conferire anche una menzione speciale al Dott. Luca Ighina laureatosi presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca per la sua tesi dal titolo “The impact of the CMB on the spatial density of high-redshift blazars”.



